lunedì 25 maggio 2015

Sun Black, il pomodoro nero dalle molteplici proprietà!

Black Sun, the black tomato with multiple properties!
Черное Солнце, черный помидор с несколькими свойствами!
黑太阳,黑番茄具有多个属性的!

Possiede un livello altissimo di antociani, un’ insieme di potenti sostanze antiossidanti. E non è un Ogm.

Questo particolare tipo di ortaggio, è stato ottenuto dall’incrocio di due diverse varietà di pomodoro. Il suo nome è Sun Black (sole nero).
La sua particolarità consiste nell’ essere l’unico pomodoro destinato alla commercializzazione ad essere ricco di antociani, una sostanza utile a rallentare l’accumulo di radicali liberi (e quindi prevenzione delle malattie e miglioramento della qualità del metabolismo) ed è presente in natura nelle bacche dei mirtilli, uva nera, nelle melanzane e altri frutti dalla pigmentazione molto scura. In questo modo un solito pomodoro può racchiudere in sé, in un solo frutto, tante proprietà nutritive molto importanti per la salute.

L’arrivo in commercio del pomodoro nero, sotto forma di piantine, è possibile grazie ai semi forniti dal gruppo guidato dal Andrea Mazzucato dell’Università della Tuscia, in due varianti: a frutto medio e a frutto piccolo, nelle due varietà a grappolo e ciliegino. Dopo il grande successo del 2014, le piantine di «SunBlack» stanno per arrivare in numerosi punti vendita italiani, pronte per essere commercializzate soprattutto nei negozi di agraria e nei garden center. Nonostante l’evidente cambio di colore sapore e polpa restano invariati. Il suo sapore non ha nulla di diverso rispetto al classico pomodoro…e la sua particolare colorazione non deve preoccupare nessun consumatore…Anzi… il contenuto vitaminico di gran lunga maggiore rispetto al pomodoro rosso per eccellenza.


FONTE:

mercoledì 20 maggio 2015

Il sistema endocannabinoide (Video)

The endocannabinoid system
Эндоканнабиноид система
内源性大麻素系统




LA NUOVA FISICA RIVELA: la vita dopo la morte è "inevitabile" per conseguenza logica e statistica

THE NEW PHYSICS REVEALS: life after death is "inevitable" for logical and statistical
НОВАЯ ФИЗИКА ПОКАЗЫВАЕТ: жизнь после смерти "неизбежно" для логического и статистического
新物理学透露:死后的生活是“不可避免”的逻辑和统计


Quella che segue non è proprio una lettura semplice ed immediata, lo ammetto, magari dovrete ritornare su certi concetti, rileggerli più volte per "digerirli", ma vi assicuro che è un efficace compendio delle nuove acquisizioni a cui ci sta conducendo la cosiddetta "nuova fisica", figlia di una scienza senza condizionamenti o paraocchi ideologici, nè stupidi e sorpassati pregiudizi materialistici, ormai stantio retaggio ottocentesco. Essa ci conduce ad implicazioni davvero fondamentali per la nostra esistenza ed il nostro modo di guardare alla vita, e che in futuro certamente modificheranno radicalmente culture, costumi, mentalità e modi di vivere. Pertanto vi consiglio di leggere con cura questa "gemma" che contiene la sintesi scientifica fatta dal fisico teorico  Frederik Van Der Veken  che io ho semplicemente tradotto dall'inglese.

Nel corso degli ultimi 100 anni abbiamo assistito a grandi cambiamenti nei paradigmi scientifici, e grandi e numerose scoperte hanno scosso le fondamenta del nostro modo di vedere la realtà al punto che, alcune di esse, possono sembrarci addirittura fantascientifiche: noi sappiamo oggi che la materia è costituita per il 99% da spazio vuoto e che le particelle quantistiche sono punti zero-dimensionali.

 E’ verificabile sperimentalmente che il viaggio nel futuro è possibile viaggiando ad altissime velocità ed esistono particelle quantistiche in grado di teletrasportarsi attraverso muri impenetrabili e di essere in due posti contemporaneamente e, inoltre, di cambiare il proprio comportamento in presenza di un osservatore cosciente. 

La meccanica quantistica è molto di più di un insieme di teorie ed interpretazioni, essa ci fornisce l’innegabile prova che tutto ciò che conosciamo, le opere e l’esperienza, si strutturano in modi che possiamo definire “surreali”, e non è l’unico campo della scienza che ci fa riflettere a fondo circa il vero senso e la vera natura della realtà. 

Anche le neuroscienze, che studiano il nostro sistema nervoso,  ci inducono a riflessioni profonde sul mistero più grande e tuttora  irrisolto della scienza: la coscienza.  Il concetto di coscienza proposto nel corso del 2012 è che essa sia il risultato delle scariche elettriche che si verificano nel sistema nervoso e lo fanno funzionare; quando questa attività diventa irregolare o insolita a causa, per esempio, di lesioni cerebrali, sperimentiamo le cose in maniera diversa dal solito. 

Ad esempio, esiste una malattia rara che può verificarsi come conseguenza di emicrania e diabete e che si chiama “sindrome di Capgras” (detta anche sindrome del sosia); detta malattia fa si che chi ne è colpito si convinca profondamente che tutti i propri cari, familiari ed amici, siano degli impostori, dei sosia che fingono di essere suoi familiari. Per il resto essi si comportano in modo del tutto normale, ma anche di fronte a ragionamenti logici e ferrei che vengono ad essi fatti per dimostrargli che i loro parenti non sono affatto degli impostori, essi continuano ad articolare altrettanti complessi ragionamenti per spiegare in che modo quegli “impostori” si siano sostituiti ai propri familiari. 

Anche altri disturbi possono, per esempio, causare nei pazienti la perdita  della capacità di descrivere o percepire la metà destra del volto delle persone, ma essi non saranno mai consapevoli di questa loro condizione e non accetteranno mai il fatto di soffrire effettivamente di questa malattia. 

Noi siamo convinti che le nostre capacità matematiche e razionali ci permettano di fare distinzioni oggettive, e che il nostro intelletto sia il “motore” delle nostre incredibili conquiste scientifiche e del nostro progresso tecnologico: ciò è certamente vero, ma le stesse capacità intellettuali che possediamo in vario grado, possono portarci anche a convincerci della realtà di pure illusioni e a restare bloccati in esse (la profezia Maya vi ricorda forse qualcosa a livello planetario? ndr). Come accade ai malati della sindrome di Capgras. In poche parole possiamo dire che sono i modelli alla base della nostra coscienza a definire la nostra percezione dell’intera realtà. Sembra, inoltre, che la nostra coscienza funzioni più come un orologio digitale che come uno analogico: invece di un flusso costante di esperienza, le nostre esperienze possono essere suddivise in intervalli di “quanti” di tempo equivalenti a 0,042 secondi, ciascuno dei quali corrisponde a un momento di coscienza. Questo si chiama “quantizzazione” e significa che qualcosa può essere suddiviso fino a giungere ai più piccoli blocchi che compongono un “edificio”. 

Ogni stato di coscienza consiste di un certo numero di informazioni che potrebbero, teoricamente, essere registrate in un “disco rigido” che, non è ancora alla portata delle odierne conoscenze; nonostante ciò, si sta assistendo nei laboratori di tutto il mondo ad enormi progressi nel campo della ricerca che ha lo scopo di creare un simulatore del cervello umano il più perfetto possibile.


Ad oggi non sono state ancora assorbite completamente dall’opinione pubblica alcune delle più grandi e sconvolgenti scoperte della ricerca scientifica del secolo scorso, e quello che la scienza ha scoperto nel campo della conoscenza della coscienza umana negli ultimi decenni  sta appena iniziando a farsi strada faticosamente tra le tante informazioni senza importanza che ogni giorno ci bombardano. 

Ciò che la scienza sta scoprendo sulla coscienza umana cambierà di sicuro in futuro il nostro modo di guardare la vita….Nel 2007 il pioniere della ricerca sulle cellule staminali Robert Lanza, ha elaborato una teoria che postula che il tempo, lo spazio ed anche la nostra intera realtà, non sono affatto ciò che noi da sempre crediamo che siano seguendo la semplice evidenza che i nostri sensi ci rimandano ogni giorno. Sebbene ancora incompleta, questa teoria è stata accettata come promettente e foriera di futuri rivoluzionari sviluppi da molti fisici premi Nobel e dagli astrofisici della NASA. Questa teoria, detta del “biocentrismo”, descrive la realtà come un processo che coinvolge profondamente la nostra coscienza e spiega che, senza l’intervento, appunto, della nostra coscienza, tutta la materia si trova in uno stato indeterminato di probabilità, il tempo non ha esistenza reale e lo spazio è solo un concetto che usiamo per dare un senso alle cose. 

Se guardiamo alla meccanica quantistica e alle neuroscienze per riempire i vuoti di questa teoria, tutto ciò che ci rimane altro non sono che stati quantizzati di coscienza; la realtà, come la conosciamo non esiste, e se avesse un qualsiasi tipo di esistenza che si potesse “visualizzare”, essa si presenterebbe ai nostri ipotetici occhi come un mare infinito di informazioni statiche nelle quali tutte le probabilità esistono contemporaneamente.

Immaginare tutte queste probabilità in uno spazio zero-dimensionale e senza tempo non è facile per noi e la nostra mente che è, per l’appunto, spazio-temporale, e forse mai riusciremo a capire cos’è la realtà in realtà (scusate il gioco di parole). Ogni più piccola parte di informazione esiste, compresi i “blocchi” di informazioni che descrivono perfettamente i momenti di coscienza che noi sperimentiamo da un momento all’altro. 

Nella meccanica quantistica è stata elaborata la teoria dell’universo olografico nella quale l’intero universo può essere visto come una struttura bidimensionale contenente tutte le informazioni che ci sembra di percepire in maniera tridimensionale. In un nuovo modello tutta l’esistenza è codificata nei momenti quantizzati di coscienza che contengono tutte le nostre esperienze. Ogni momento di coscienza è una realtà in sé, e abbiamo esperienza del tempo come ovvia e semplice, ma ogni momento di coscienza contiene un diverso insieme di memorie ed esperienza, indipendentemente dalla nostra sensazione di “linea temporale”

Domani potrebbe accadere prima di ieri….dai nostri ricordi dipendono le informazioni codificate in ogni istante di coscienza ed essi possono dirci solo qualcosa circa la realtà che viviamo in questo momento; ogni percezione del tempo come una “continuità” è, in realtà, un’illusione. Per questo l’astrofisico della NASA David Thompson ha definito la teoria di Lanza una “sveglia” data all’umanità che soggiace dormiente all’illusione della realtà come connaturata dallo spazio e dal tempo. 

Quando guardiamo al Big Bang o quando osserviamo le particelle quantistiche saltare avanti e indietro nel tempo, abbiamo l’arroganza di presumere che il tempo si muova solo in avanti ed in linea retta, e quella di considerare queste anomalie temporali come insolite e intuitive. In realtà non vi è alcuna indicazione del fatto che la nostra percezione e la memoria definiscano la direzione del tempo. Tutto ciò sembra suggerire che la nostra realtà sia sempre sul punto di disintegrarsi completamente o che, almeno, essa sia altamente incoerente e casuale in qualsiasi momento.

Ma il motivo per cui noi sperimentiamo un mondo rigido, con leggi naturali profondamente strutturate è perché modelli coerenti evolvono secondo principi matematici. Dal momento che ogni modello possibile può esistere all’interno di un infinito, l’unico collegamento tra due momenti indipendenti quantizzati di coscienza è l’informazione nuova che si sovrappone ad essi. Le leggi secondo le quali noi realizziamo la nostra realtà sono semplicemente quelle più probabili a realizzarsi fra le infinite altre.

Del resto modelli strutturati e coerenti si possono trovare anche nel caos, essi sono necessari all’esistenza della coscienza e la realtà che viviamo si evolve lungo i rami più probabili del proprio modello specifico. Se i disturbi neurali come la sindrome di Capgras ci hanno insegnato qualcosa è che abbiamo una capacità incredibile di razionalizzare le stranezze nella nostra realtà.

C’è una evidenza, però, che diventa difficile confutare: che il modello di momenti quantizzati di esperienza è intrinsecamente infinito e, statisticamente, dunque, una vita dopo la morte è semplicemente inevitabile.




sabato 16 maggio 2015

Già nel 1912 si scoprì che le cellule sono immortali, ma muoriamo lo stesso. Ecco perchè

Already in 1912 it was discovered that cells are immortal, but we die the same. Here because
Уже в 1912 году было обнаружено, что клетки бессмертны, но мы умираем же. Вот из-за
早在1912年就被发现,细胞是不朽的,但我们死了一样。因为在这里

Alexis Carrel dimostrò che le cellule sono immortali facendo vivere il cuore di un pollo per 29 anni!Ecco qual’è il segreto dell’immortalità e della morte.
In passato è stato dimostrato che una cellula potrebbe vivere per un tempo indeterminato in perfetta salute.
È stato dimostrato realmente in laboratorio da un famoso premio Nobel.
Un famoso fisiologo francese, Alexis Carrel, al Rockefeller Institute for Medical Research, mantenne in vita il cuore di un pollo per circa 29 anni in una soluzione salina (che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo) che egli rinnovava tutti i giorni.
Carrel giunse alla conclusione che il tempo di vita di una cellula è indefinito fintanto che viene fornito il nutrimento e viene ripulita dalle sue escrezioni.
Difatti le cellule crescevano e prosperavano fintanto che le loro evacuazioni venivano rimosse. Condizioni non igieniche procuravano una minore vitalità, deterioramento e morte.
Carrel mantenne in vita cellule di un cuore di pollo fino a quando qualcuno si dimenticò (dimenticò?) di eliminare le loro escrezioni.
Riuscì quasi a decuplicare la media durata di vita di quelle cellule.
La chiave per mantenere in perfetta salute una cellula è quella di liberarla dai residui dentro e intorno ad essa.
Anche Arnold Ehret arrivò ad una conclusione pressoché identica: nel suo libro “Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco” afferma che con un’alimentazione sana, dopo anni di cibi errati, inizialmente l’organismo libera gli intestini dei residui accumulati e poi va sempre più a fondo ripulendo tutti i tessuti del corpo e dopo che questo è avvenuto si acquisisce la salute perfetta.
Ma torniamo all’esperimento di Alexis Carrel e alle sue conclusioni che possiamo trovare in ogni testo universitario di Biologia.
Il dott. Alexis Carrel, a questo proposito, diceva:“La cellula è immortale. È semplicemente il fluido nella quale galleggia che si degrada. Sostituendo questo fluido ad intervalli regolari, daremo alla cellula ciò che le necessita per nutrirsi e, per quanto ne sappiamo, il pulsare della vita potrà continuare indefinitamente”.
Immaginate una casa da cui non si eliminano i rifiuti e si nascondono sotto il tappeto. Nel giro di pochi mesi, accumulando dei rifiuti ogni giorno, la casa avrebbe un odore orribile. Nel nostro corpo succede la stessa cosa.
Solo che nel nostro corpo “nascondere sotto il tappeto i rifiuti” equivale a ritenzione idrica, gonfiori intestinali, tossiemia ematica, infezioni e infiammazioni dei tessuti. Il processo d’invecchiamento comincia dal primo momento della nostra vita, consiste nell’accumulazione dei prodotti di rifiuto non espulsi. Le cellule si deteriorano a causa dell’accumulo di tossine!! Inconsapevolmente, ci intossichiamo da soli e nessuno ce lo dice. Il nostro organismo è la macchina più perfetta e meravigliosa che possa esistere. Per questo ha la bellissima capacità di autoguarigione e disintossicazione che la società “evoluta” di oggi tampona continuamente con i farmaci. Un raffreddore o una tosse che indicano l’eliminazione in corso di muco dal nostro corpo spaventano le mamme… e si inizia fin da piccoli (inconsapevoli e innocenti) con i farmaci, quando in realtà basterebbe lasciare lavorare e riposare il nostro corpo affinché completi l’eliminazione di scorie e smettere di imbottirlo di cibo e farmaci proprio quando è in fase di eliminazione. I consigli dei nostri avi vengono messi da parte… un aereosol di acqua e sale, una siringa di fisiologica nelle cavità nasali, fumenti, non vengono più considerati. Molti, presi dalla paura e dalla mancanza di pazienza preferiscono agire immediatamente con antibiotici, sciroppi e farmaci di ogni tipo, seguendo i consigli più “sinceri” delle Aziende Farmaceutiche. Dopotutto come contraddirle?… stanno facendo il loro lavoro: non a caso si chiamano Aziende! E’ solo l’inconsapevolezza di certe famiglie che permette a “certi” Fast Food di continuare a far soldi anche dopo aver pubblicato lo spot che vedete a fianco. In un mondo sano certe propagande sarebbero valse il fallimento di quell’industria, ma probabilmente qui le cose vanno diversamente. Forse l’uomo sano, libero (da farmaci e debiti) e consapevole mette paura ai poteri forti, che ultimamente iniziano a perder colpi grazie alla presa di coscienza in atto e al rapido passaparola della rete.
Fortunatamente qualcuno sta aprendo gli occhi. Sarà per i tempi che stiamo vivendo, ma la massa critica si sta svegliando e in molti iniziano a comprendere che (quando è possibile) la natura può essere assecondata e aiutata nel suo lavoro con metodi naturali. Ecco perché ottimi risultati nascono da un’alimentazione equilibrata, una sana attività fisica e dalla pulizia degli organi più importanti (es. lavaggio epatico, idro-colon terapia, ecc…).

venerdì 15 maggio 2015

Quando la MUSICA è in grado di Guarire… Corpo, Mente e Spirito! ECCO LE PROVE

When the music is able to heal ... Body, Mind and Spirit! Here's the evidence
Когда музыка способна исцелять ... тело, ум и дух! Вот свидетельство
当音乐能够医治......身体,思想和精神!这里的证据


Che la musicoterapia faccia bene è già cosa nota, compreso il governo della Bielorussia che se ne serve ufficialmente per migliorare lo stato di salute dei suoi bambini, dopo la catastrofe di Chernobyl; ma quanti di noi hanno avuto modo di vederne le prove scientifiche?
Fabien Maman ci fa entrare nel suo laboratorio di esperto ricercatore: 123 foto a colori, scattate al microscopio, che dimostrano inequivocabilmente come il suono influisce sulla struttura fisica e sull’energia delle cellule.

Stabilisce inoltre le correlazioni fra le note musicali e i punti dell’agopuntura.
Il ricercatore, compositore e musicoterapeuta Fabien Maman insieme ad alcuni suoi collaboratori ha dimostrato inequivocabilmente come il suono influisca sulla struttura fisica ed emotiva, sull’energia delle cellule cancerose e non solo.



La musicoterapia viene ormai praticata da decenni ed è ormai riconosciuta a tutti gli effetti come una pratica curativa, sia a livello psicologico che fisico.

Cos’è la musicoterapia e come funziona?

L’idea che la musica possa curare i malanni del corpo e dello spirito non è moderna, bensì molto antica. Gli Egizi credevano che alcuni canti potessero curare l’infertilità, i dolori reumatici e le punture d’insetto mentre i Greci attribuivano alla musica prodotta dal flauto delle virtù antidolorifiche, nonché la capacità di far guarire dalla sciatica e dalla gotta.
La scienza ha dimostrato che queste idee hanno un fondamento medico, perché la musica è in grado di agire sul sistema neurovegetativo, un meccanismo che ha il compito, per esempio, di armonizzare il ritmo cardiaco e di regolare la pressione sanguigna. Oltre ad entrare in contatto diretto con le “chiavi” che azionano numerosi meccanismi fisiologici, la musica è un mezzo che permette all’essere umano di liberare ed esprimere le proprie emozioni, la propria vita interiore e la propria creatività.

Nel suo libro “Quando la musica guarisce” ci mostra delle serie di foto fatte al microscopio e con la camera Kirlian scattate al laboratorio dell’Università parigina di Jessieu, dove furono fatti vari esperimenti con il suono e la voce su cellule ematiche umane di vario tipo tra cui anche cellule cancerose. A queste cellule venivano applicati vari suoni da una distanza di circa 30 centimetri e una ampiezza dai 30 ai 40 decibel per una durata di circa 21 minuti, scattando una foto ogni minuto. Il suono provocava sempre un cambiamento notevole nelle cellule e nei loro campi magnetici.

Tra i risultati interessanti vi è l’”esplosione” delle cellule cancerose causata dalla progressione del suono nella scala musicale. L’esplosione era dovuta all’espansione del suono che spingeva verso l’esterno la membrana cellulare con un movimento dal centro alla periferia.

Durante gli esperimenti è stato notato che in assenza di suono le cellule sul vetrino tendevano ad espandersi nel tentativo di aderire al supporto ma, a differenza della condizione di presenza di suono, la crescita cellulare era più limitata. Senza suono infatti il diametro esterno delle cellule era compreso tra i 10 e gli 11 millimetri, mentre con il suono esso oscillava tra gli 11 e i 19 millimetri. Sotto l’influsso del suono la cellula in pratica raddoppiava di volume; in assenza di suono invece essa non raggiungeva tali dimensioni neppure dopo 45 minuti in cui il diametro misurava solo 14 millimetri.

Qui a seguito mostriamo due serie di sequenze fotografiche di due relativi esperimenti eseguiti su cellule cancerose Hela per una durata di 21 minuti ciascuno. Il primo è stato effettuato senza suono. Il secondo è stato eseguito in presenza del suono di un gong carico di armonici (un colpo al minuto). Il suono ha prodotto lo stesso effetto di frequenze dissonanti causando la progressiva destabilizzazione della struttura delle cellule provocandone l’esplosione:
Musica
Cellule cancerose Hela in assenza di suono
2
Cellule cancerose Hela in presenza di suono

Le cellule sane sembrano assorbire, integrare e sincronizzarsi con il suono senza opporre resistenza, incanalando ogni stimolo sensoriale ed ogni percezione all’interno del poprio io…Sembra le le cellule non trattengano l’energia della frequenza sonora come invece succede per le cellule cancerose. La parola chiave quindi, anche qui, è “risonanza”.
Le cellule sane si sono rivelate flessibili e in grado di ricevere, assorbire e restituire l’energia mentre quelle cancerose sono apparse rigide e fisse nella loro struttura. Qui a seguito vediamo una serie di scatti fotografici eseguiti nell’arco di 14 minuti (una ogni minuto) durante un esperimento con lo xilofono su una cellula cancerosa Hela.
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Cellula cancerosa Hela durante l’esperimento eseguito con lo xilofono

Qui sotto vediamo una serie di scatti fotografici eseguiti nell’arco di 9 minuti (una ogni minuto) durante un esperimento con la voce su una cellula cancerosa Hela.
La voce umana con la sua potenza, trasmette emozioni che vengono ricevute ed incamerate… Le vibrazioni che si propagano, si è visto che vanno direttamente a colpire qualcosa si più potente e forte: la coscienza, nel profondo delle sue emozioni.

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Cellula cancerosa Hela durante l’esperimento con la voce

I maggiori effetti benefici si sono avuti con la voce umana perché in essa vi è un elemento in più che non si può trovare in nessun altro strumento.Ossia l’ aspetto fisico e la colorazione emotiva, la sensazione profonda e armoniosa di un benessere non sono spirituale ma anche fisico ed emotivo! La voce umana porta con sé la sua risonanza spirituale.

FONTI:

martedì 12 maggio 2015

Gli scienziati scoprono un modo per aumentare la lunghezza dei telomeri umani

Scientists discover a way to increase the length of telomeres in human
Ученые нашли способ увеличить продолжительность теломер в человека
科学家发现一种方法来提高人类端粒的长度

L’accorciamento dei telomeri umani, tappi che proteggono i nostri cromosomi dal degrado, è stato associato con l’invecchiamento e lo sviluppo di malattie. Ora,
Il team di ricerca, guidato da John Ramunas, PhD e Eduard Yakubov, PhD, ha pubblicato i risultati dello studio in The FASEB Journal .
I cromosomi sono strutture filiformi situate alla fine dei filamenti di DNA che contengono tutte le nostre informazioni genetiche. I telomeri proteggono i nostri cromosomi impedendo che vengano danneggiati durante la divisione cellulare.
Tuttavia, i telomeri si accorciano a ogni divisione cellulare e possono raggiungere un punto in cui non sono più in grado di proteggere i cromosomi. Questo porta a invecchiamento e sviluppo della malattia.
Studiare le cellule umane in laboratorio è importante per la ricerca di nuovi modi per curare tali malattie, ma il team dice che l’accorciamento dei telomeri rende questo studio molto impegnativo in quanto i ricercatori riescono a monitorare le cellule per non più di un paio di divisioni cellulari. Ramunas, Yakubov ed il suo team, riferiscono di aver trovato un modo per estendere la lunghezza dei telomeri e questo potrebbe aumentare il numero di cellule umane a disposizione per lo studio.

Nuovo metodo aumenta la lunghezza dei telomeri fino al 10%

Per aumentare la lunghezza dei telomeri, la squadra ha utilizzato un tipo modificato di acido ribonucleico (RNA) che conteneva la sequenza codificante di TERT.
TERT è la componente attiva della telomerasi – un enzima espresso dalle cellule staminali che mantiene la salute dei telomeri durante il passaggio alla generazione successiva. Anche se le cellule staminali esprimono TERT, i ricercatori osservano che la maggior parte degli altri tipi di cellule non lo fanno.
Nel loro studio, i ricercatori spiegano che l’introduzione di sole tre applicazioni di RNA modificato (denominato TERT mRNA) di cellule umane, in pochi giorni ha aumentato la lunghezza dei telomeri fino al 10%. Gli esseri umani giovani possiedono telomeri che sono lunghi circa 8.000-10.000 nucleotidi, ma la codifica-TERT RNA modificato ha aumentato la lunghezza dei telomeri di circa 1.000 nucleotidi.
Ramunas ed il team di ricerca, sono rimasti piacevolmente sorpresi di scoprire che  TERT mRNA modificato ha efficacemente aumentato la lunghezza dei telomeri.
“I precedenti tentativi di fornire-mRNA codificante TERT ha causato una risposta immunitaria contro la telomerasi, che poteva essere deleteria”, ha aggiunto il ricercatore.
“Al contrario, la nostra tecnica è “non immunogenica”. Esistenti metodi per estendere i telomeri agiscono lentamente, mentre il nostro metodo agisce in pochi giorni per invertire l’ accorciamento dei telomeri che si verifica su più di un decennio di normale invecchiamento”.
La nuova tecnica potrebbe portare a nuovi trattamenti per le malattie legate all’età e alle condizioni genetiche che sono associate con l’accorciamento dei telomeri, come la distrofia muscolare di Duchenne, una condizione neuromuscolare ereditaria.
Il co-autore dello studio, Helen Blau aggiunge:
Ora abbiamo trovato un modo per allungare i telomeri umani di ben 1.000 nucleotidi che equivale a portare indietro l’orologio interno in queste cellule di molti anni di vita umana. Questo inoltre, aumenta notevolmente il numero di cellule disponibili per gli studi, come test per i farmaci o modelli di diverse malattie.
Un giorno sarà possibile indirizzare le cellule staminali muscolari in un paziente con distrofia muscolare di Duchenne, per esempio, per estendere i loro telomeri. Ci sono anche implicazioni della nostra ricerca nel trattamento di condizioni di invecchiamento, come il diabete e le malattie cardiache. Questo ha davvero aperto le porte a una miriade di potenziali usi di questa terapia “.
I ricercatori ora intendono studiare come modificato TERT mRNA può interessare altri tipi di cellule umane.
Fonte:Transient delivery of modified mRNA encoding TERT rapidly extends telomeres in human cells, John Ramunas, Eduard Yakubov, et al.,The FASEB Journal, doi: 10.1096/fj.14-259531, published online 22 January 2015, abstract.

martedì 5 maggio 2015

Ecco 9 erbe medicinali per calmare i nervi e ridurre l’ansia

Here 9 herbal medicines to calm the nerves and reduce anxiety
Здесь 9 травяные лекарства, чтобы успокоить нервы и уменьшить беспокойство
在这里,9中药材安神和减少焦虑


Nella società di oggi è molto frequente “perdere le staffe” quando abbiamo a che fare con problemi, obblighi, stress, lavoro, pressione, responsabilità, stimoli costanti, ecc. Anche se la soluzione ideale sarebbe andare a vivere in un’isola deserta e smettere di lavorare, ciò non è possibile. Almeno, però, possiamo usare delle erbe per calmare i nervi e ridurre l’ansia. Ecco un articolo per conoscerle meglio.

Piante dalle proprietà calmanti contro nervosismo e ansia

Ci sono diversi motivi per i quali possiamo essere molto nervosi o in ansia e ciò ha conseguenze negative sul nostro organismo. Forse avete cambiato lavoro, temete di essere licenziati, state per sposarvi, avete un primo appuntamento con qualcuno che vi piace molto, vi state mettendo in proprio o dovete affrontare un esame difficile. In tutti questi casi (e anche in altri) potete approfittare delle bontà di madre natura. Ecco quali sono le erbe per calmare i nervi e ridurre l’ansia:

Passiflora

Agisce direttamente sul sistema nervoso centrale e, allo stesso tempo, rilassa i muscoli. Grazie alla passiflora, tutti i dolori collegati ai nervi si attenuano, per esempio, il dolore cervicale (dovuto a una postura incorretta). Questa pianta è anche consigliata contro i mal di testa e idolori mestruali. La tintura madre di passiflora si trova in erboristeria e bisogna usarne qualche goccia disciolta in acqua, infuso o succo naturale d’arancia.

Ginseng

Secondo la medicina tradizionale cinese, il ginseng serve per equilibrare lo Yin e lo Yang nel nostro organismo. Non provoca nervosismo o eccitazione, come di solito si dice, ma piuttosto il contrario, perché stimola le persone depresse, tristi e che soffrono di fatica cronica. Produce però un effetto sedante nei pazienti stressati o ansiosi. Anche in questo caso, è consigliato l’uso del ginseng in forma di tintura madre (estratto puro conservato con alcol e acqua): diluite alcune gocce in un bicchiere d’acqua, di succo naturale o di tè.

Verbena

La verbena ha varie proprietà, tra le quali la capacità di rilassare il corpo e combattere l’insonnia e i problemi relativi allo stress, al nervosismo e all’ansia. Alcuni la usano per le sue proprietà digestive. Essa, infatti, elimina i gas intestinali poiché è un carminativo e, essendo anche uno spasmolitico, previene o riduce le coliche. Potete utilizzarne le foglie fresche come condimento per diversi piatti o per dare sapore a limonate e succhi. Se riuscite a procurarvi le foglie secche, potete usarle per preparare un tè (una manciata di foglie per una tazza di acqua bollente). Potete abbinare la verbena alla valeriana, alla camomilla o alla menta poleggio.

Iperico

Conosciuta anche come pianta di San Giovanni o scacciadiavoli, è ricca di nutrienti, come i flavonoidi. Tuttavia, il suo componente più importante è l’ipericina, grazie alla quale è possibile affievolire le azioni di un enzima conosciuto come dopamina. Come conseguenza, l’umore migliora. Inoltre, riduce la produzione di adrenalina, il che la rende ottima per combattere l’ansia, il nervosismo e la depressione. Potete trovare l’iperico in forma di olio essenziale, che viene usato per le terapie topiche e applicato con massaggi circolari. Ricordate di mescolarlo con olio di mandorla e di oliva. Un’ulteriore opzione è usarlo per l’aromaterapia, riscaldando qualche goccia di olio in un calorifero o in un diffusore. Alcune persone preparano il tè all’iperico con alcune foglie in una tazza di acqua bollente (non bevetene più di tre tazze al giorno).

Valeriana

È una delle erbe più diffuse per combattere il nervosismo e l’ansia. I fiori vengono utilizzati per ridurre lo stress perché hanno un effetto calmante. Serve per conciliare il sonno e favorisce un buon riposo. È consigliata anche per ridurre i dolori mestruali. Preparate un infuso con una manciata di radice essiccata di valeriana in un litro d’acqua bollente. Bevetene non più di tre tazze al giorno.

Basilico

In pochi conoscono i poteri calmanti di questa pianta aromatica, molto usata nella gastronomia per donare sapore ai piatti. Essendo ricca di proprietà digestive, un tè al basilico è ottimo da bere dopo mangiato, soprattutto dopo pranzi o cene abbondanti. Rilassa il sistema nervoso e aiuta a riposare meglio. È l’ideale contro ciò che spesso chiamiamo “tensione nervosa allo stomaco”.

Tiglio

Il tiglio è la pianta contro ansia, stress e nervosismo per eccellenza. Una tisana di tiglio (preparata con i fiori), è eccellente per aiutarci a dormire bene, per tranquillizzarci o per combattere l’insonnia. Se non vi piace molto il sapore del tiglio, potete preparare un tè con un cucchiaio di tiglio essiccato e un cucchiaio di una di queste erbe:camomilla, valeriana o verbena.



Biancospino

Gode di moltissime proprietà, ma senza dubbio bisogna sottolineare la capacità del biancospino di migliorare e prevenire le malattie cardiovascolari. Agisce riducendo la pressione arteriosa, essendo un ipotensivo, e migliora la circolazione sanguigna poiché permette al cuore di pulsare con più forza. Ha effetti sedanti sul sistema nervoso simpatico e viene somministrato a pazienti che soffrono leggermente di nervosismo e ansia. Può essere usato come tintura madre e diluito in succhi, acqua o tisane.

Melissa

Conosciuta anche come cedrina o cedronella, è una pianta molto ricca di polline ed è per questo che attrae le api, dal cui nome greco, appunto melissa, prende il nome. È un ottimo calmante usato in caso di stress, ansia o insonnia. Ha effetti spasmolitici ed è quindi consigliata a coloro che praticano molto sport o fanno grandi sforzi fisici. Come se tutto ciò non bastasse, la melissa viene anche usata per donare sollievo dai crampi allo stomaco.



sabato 2 maggio 2015

IL SEGRETO DEL SEME DI ALBICOCCA

The secret of apricot seed
Секрет абрикосовых косточек
杏种子的秘密


IL SEGRETO DEL SEME DI ALBICOCCA
Aprire i noccioli di albicocca o pesca e mangiare i semi ivi inclusi era un rimedio per tumori noto all’imperatore cinese Shen Nung (I-II secolo a.C.), che ha lasciato documenti con ricette derivanti dall’estratto di semi contro i tumori.

La Bibbia parla dei semi di frutti come alimento ideale per l’uomo (Genesi 1,29). Gli antichi medici egizi, greci, romani ed arabi erano tutti a conoscenza delle proprietà biologiche dell’acqua di mandorla amara. Anche Paracelso, Scribonius Largus, Galeno, Plinio il Vecchio, Marcellus Empiricus ed Avicenna, usarono preparazioni contenenti amigdalina (vitamina B17) per trattare i tumori. Lo stesso è vero per la farmacopea medievale. 

La scienza moderna ha confermato questa antica conoscenza. 
Il Dr. Dean Burk, ex capo del Cytochemistry Department del National Cancer Institute, famoso ente statunitense di cui egli stesso è stato uno dei co-fondatori, si è occupato personalmente della vitamina B17 e così descrive l’effetto di tale sostanza: “Quando aggiungiamo laetrile (vitamina B17) ad una coltura di cancro al microscopio, premesso che sia presente anche l’enzima glucosidase, possiamo osservare le cellule cancerose che muoiono come mosche.”

PER APPROFONDIRE: http://gustodelproibito.blogspot.it/2014/09/semi-di-albicocca-un-potente.html