domenica 31 gennaio 2016

Scienziati choc: “Elimina il 93% del tumore in due giorni”

Scientists shocked: "Delete the 93% of the tumor in two days"
Ученые в шоке: "Удалить 93% опухоли в течение двух дней"
科学家们惊呆了:“删除肿瘤的93%,在两天内”


I ricercatori hanno scoperto che l’olio di cocco è ricco di una potente sostanza anticancro che si è dimostrata in grado di uccidere il 93% delle cellule del cancro al colon in soli due giorni.

Lo studio pubblicato sulla rivista Cancer Research dai ricercatori dell’Università di Adelaide ha scoperto che l’acido laurico, che costituisce almeno il 50% dell’olio di cocco, ha sterminato più del 90% delle cellule del cancro del colon dopo appena due giorni di trattamento in una linea cellulare di tumore del colon in vitro.
Lo studio cita anche altre ricerche che mostrano come l’acido laurico può indurre morte delle cellule tumorali sia in vitro che in vivo. Infatti sono stati condotti degli studi sugli animali che mostrano come l’olio di cocco sia effettivamente potente nella cura del cancro. I ricercatori hanno scoperto infatti che l’acido laurico ha indotto la morte delle cellule cancerose nel tratto intestinale delle cellule epiteliali dei topi.
L’acido laurico è un acido grasso a catena media che si trova in grande quantità nel latte materno e che:
  • Supporta il sistema immunitario
  • Ha proprietà antimicrobiche
  • Ha proprietà antivirali
  • Induce la morte delle cellule cancerose
  • E’ in grado di inibire efficacemente l’enzima 5 alfa reduttasi che trasforma il testosterone in DHT (diidrotestosterone) e quindi è utile per contrastare le affezioni legate agli androgeni come l’iperplasia e il tumore della prostata, l’irsutismo, la sindrome dell’ovaio policistico, l’acne e l’alopecia androgenetica.
Secondo l’American Society for Nutrition, gli studi clinici hanno anche dimostrato che i grassi trovati all’interno l’olio di cocco “sono utili nel trattamento e prevenzione di malattie come il diabete, l’osteoporosi, malattie dovute a virus (mononucleosi, epatite C, l’herpes, ecc), malattie della colecistimorbo di Crohn, e il cancro.
L’olio di cocco si è dimostrato anche in grado di ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia e migliorare la qualità della vita dei malati di cancro.
Io lo consumo da ormai sei mesi quasi quotidianamente ed è diventato parte integrante della mia dieta.
Ci sarebbero tante proprietà salutari e curative associate all’olio di cocco e ulteriori ricerche potrebbero mettere in luce altre possibili applicazioni. Se vuoi approfondire sui benefici dell’olio di cocco ho scritto già 13 Proprietà Medicinali dimostrate dell’Olio di Cocco, Olio di Cocco – Pura Energia per rinforzare denti, ossa, fegato, tiroide e metabolismo e Ecco perché l’olio di cocco è meglio di qualunque dentifricio.
L’importante è scegliere olio di cocco vergine biologico estratto a freddo se vogliamo godere di tutti i benefici.
Per chi si approccia per la prima volta all’olio di cocco ne consiglio tre cucchiaini al giorno direttamente in bocca o nei frullati o nello yogurt. E’ ottimo per sbiancare i dentidepurare facendoci l’oil pulling, guarisce la pelle e tanto altro.

venerdì 22 gennaio 2016

Il Direttore delle Scienze planetarie alla NASA, Jim Green dichiara: abbiamo trovato Planet X!

Director of Planetary Science at NASA, Jim Green says: we found Planet X!
Директор планетологии НАСА, говорит Джим Грин: мы нашли планеты X!
行星科学部主任美国航空航天局说,吉姆·格林:我们发现X行星!
Il Direttore delle Scienze planetarie alla NASA, Jim Green ha recentemente rilasciato una intervista in cui dichiara: abbiamo trovato Planet X!
Sempre nell’intervista il Dr. Jim Green ha detto: i due astronomi statunitensi della CalTech University che lo hanno scoperto, gli hanno dato il nome di “Planet Nine”.  È stato anche soprannominato Pianeta X (o pianeta gigante) e si trova ai margini del sistema solare, ma non è stato osservato direttamente, ma in questo momento alla NASA stiamo già pensando ad una missione spaziale, che vede l’invio di una sonda da ricognizione planetaria, in modo da stabilire effettivamente di cosa si tratta, ma di sicuro è un pianeta gigante, grande quanto Giove o Saturno.
Planet X si troverebbe in orbita nella fascia di Kuiper, oltre il Sistema Solare
Sempre Jim Green ha detto:  “stiamo cercando di vedere attraverso i telescopi (come il Subaru Telescope di 8 metri alle Hawaii) se sia possibile osservare il Pianeta X, ma il suo campo di vista non può catturare la totalità della probabile orbita dell’oggetto. Planet X  avrebbe un’orbita molto allungata nel sistema solare e impiegherebbe tra i 10.000 e i 20.000 anni per compiere un’intera orbita attorno al Sole.  Anche se dovesse passare davanti agli specchi del Subaru Telescope, ci vorranno altri 5 anni perchè gli astronomi possano vagliare i dati per la conferma di Planet X. Ecco quindi la necessità di inviare una sonda spaziale per oservare meglio il “pezzo grosso“.



Il pianeta “ha una massa pari a circa dieci volte la Terra e orbita a una distanza di circa 20 volte quella di Nettuno”. I ricercatori Konstantin Batygin e Mike Brown hanno spiegato di aver individuato il pianeta attraverso modelli matematici e simulazioni al pc. Si tratta certamente di un pezzo piuttosto consistente del nostro sistema solare – dice Brown – che deve essere ancora trovato, ma è la fuori, oltre Nettuno e Plutone. Grazie alla sua grande forza
Mike Brown (a sinistra) e Konstantin Batygin
gravitazionale, lo abbiamo trovato. Potrebbe somigliare a Giove come grandezza!
Planet X? Era scritto anche nei Crop Circle
Uno dei tanti Crop Circle, come quello comparso in un campo di frumento vicino Cervia, Ravenna il 20 Giugno 2015, mostrava il diagramma che faceva ipotizzare al passaggio o transito di un enorme pianeta davanti al Sole o al Sietma Solare.  Credevamo fosse Giove, visto la somiglianza con il grande occhio o grande macchia che contraddistingue il pianeta gassoso più grande del sistema solare. Forse si…forse no… Ma i dubbi si sono dissipati ad una migliore vista del pittogramma.

Ovviamente tutte le ipotesi su Planet X si sono dissipate e sembra essere reale la sua presenza oltre Plutone, ma rammentiamo che qualche anno fa ci sono stati altri pittogrammi, come ad esempio quello comparso il 17 Giugno 2012 a Santena (TO) che descriveva il transisto o passaggio di un piccolo sistema di stellare o comunque di oggetti planetari.  Questo sistema planetario poteva riferirsi alla stella Nemesis (una stella oscura) una Nana bruna,  nella cui orbita ci sarebbero circa 7-8 pianeti tra cui Nibiru.  Forse però qualche dato importante è scritto anche nel famoso Crop Circle del 22 Luglio 2008 a Avebury Manor.

Crop Circle Santena
Avebury Manor 2008
Di seguito l’intervista dei due astronomi che hanno scoperto Planet X, il Dr. Mike Brown e Konstantin Batygin. Poi a seguire il video dell’intervista al dott. Jim Green (NASA). Buona visione!
Massimo Fratini
Copyright © 2016 by Segnidalcielo

Testi e materiale fotografico sono diritti riservati, presenti nell’opera editoriale in uscita prossima dal titolo: The Return of Planet X – di  Massimo Fratini (Edizioni X-Publishing)








Fonte: http://www.segnidalcielo.it/il-direttore-delle-scienze-planetarie-alla-nasa-jim-green-dichiara-abbiamo-trovato-planet-x/