Tra i numerosi incredibili reperti recuperati nei vari siti archeologi dell’Iraq, dove un tempo sorgevano le fiorenti città sumere, pochi risultano essere più intriganti della Lista Reale Sumerica.
Si tratta di un antico manoscritto originariamente redatto nella lingua sumera, nel quale vengono elencati tutti i re di Sumer (Iraq meridionale), con la rispettiva durata dei propri regni.
Ciò che rende questo manufatto così unico nel suo genere è l’elencazione sia dei governanti pre-dinastici, ovvero vissuti prima del diluvio, sia di quelli storici, dei quali la ricerca archeologica ne ha attestato la reale esistenza.
Non è chiaro il motivo per il quale i sumeri ebbero la necessità di inserire anche i regni predinastici nell’elenco ufficiale dei sovrani. Alcuni assiriologi pensano che si tratti di un’aggiunta successiva, dettata dalla necessità di fare riferimento ad un passato mitico.
Ma c’è anche chi è fermamente convinto che la lista predinastica faccia riferimento ad una reale epoca preistorica precedente al grande diluvio planetario.
La storia del testo
Come racconta The Ancient Origins, il primo frammento di questo testo straordinario fu individuato dallo studioso tedesco-americano Hermann Hilprecht su una tavoletta antica di 4 mila anni rinvenuta nel sito archeologico dell’antica Nippur.
La scoperta venne pubblicata nel 1906. Dopo la scoperta di Hilprecht, furono ritrovati almeno altri 18 esemplari della Lista Reale, la maggior parte dei quali risale alla dinastia Isin (2017-1794 a.C.).
I materiali presentano diverse discrepanze. Tuttavia, gli studiosi ritengono che il materiale comune a tutte le versioni della lista sia sufficiente per ritenere che derivino tutte da un unico originale.
Tra tutti gli esemplari della lista, la versione più completa è rappresentata dal prisma Weld-Blundell, conservato nel Museo di Oxford.
Si tratta di un parallelepipedo alto circa 10 cm, con i quattro lati maggiori completamente incisi con caratteri cuneiformi. Si ritiene che in origine ci fosse un fuso di legno che passasse nel suo centro, così da poter essere ruotato e letto su tutti e quattro lati.
Il prisma elenca i governanti dell’era antidiluviana fino al sovrano dell’ultima dinasta Isin (1763-1753 a.C.). La lista ha un immenso valore storico, sia perché rispecchia molte antiche tradizioni, come quella che soggiace alla Genesi biblica, sia perché fornisce un importante quadro cronologico relativo ai diversi periodi della storia sumera.
Governanti Antidiluviani
La Lista Reale Sumera comincia con l’elenco dei primi otto re che hanno regnato prima di una grande inondazione. Dopo il diluvio, le varie città-stato e le loro dinastie si sono date guerra per la conquista del potere sul regno.
Nessuno degli otto sovrani ha avuto conferma storica da scavi archeologici, iscrizioni epigrafe o altro. È possibile che risalgano al periodo corrispondente a quello della cultura Jemdet Nasr, conclusosi intorno al 2900 a.C.
Tuttavia, ciò che lascia sconcertati è l’immensa durata cronologica dei governi. La lista inizia con l’origine stessa della regalità, vista come un’istituzione di origine divina:
“Dopo che la regalità calò dal cielo, il regno ebbe dimora in Eridu. In Eridu, Alulim divenne re; regnò per 28.800 anni”.
I regni sono misurati in “sar”, periodo che corrisponde a 3600 anni, e in “ner”, unità che ne vale 600, rivelando una serie di Regni incredibilmente lunghi:
-Alulim di Eridu: 8 sars (28.800 anni)
-Alalgar di Eridu: 10 sars (36.000 anni)
-En-Men-Lu-Ana di Bad-tibira: 12 sars (43.200 anni)
-En-Men-Gal-Ana di Bad-tibira: 8 sars (28.800 anni)
-Dumuzi di Bad-tibira, il pastore: 10 sars (36.000 anni)
-En-Sipad-Zid-Ana di Larag: 8 sars (28.000 anni)
-En-Men-Dur-Ana di Zimbir: 5 sars e 5 ners (21.000 anni)
-Ubara-Tutu di Shuruppak: 5 sars e 1 ner (18.600 anni)
Dunque, i primi otto sovrani di Sumer coprono un totale di 241.200 anni dal momento in cui la “regalità calò dal cielo”.
Poi, come riporta il documento:
“Dopo che il Diluvio spazzò via ogni cosa e la regalità fu discesa dal cielo, il regno ebbe dimora in Kish”.
Interpretazione dei lunghi regni
I lunghi regni dei governanti sumeri non sono facilmente spiegabili, rimanendo a lungo oggetto di diverse interpretazioni. Ad un estremo, c’è chi liquida la faccenda come un tentativo di mitizzare figure storiche, sottolineandone con le cifre il potere e l’importanza.
All’altro estremo c’è chi è convinto che i numeri hanno un fondamento nella realtà e che i primi re sumeri erano esseri di un altro mondo in grado di vivere molto più a lungo degli umani.
Secondo Zecharia Sitchin, la Lista Reale Sumera indica i primi insediamenti creati dagli Anunnaki sulla Terra, elencando i regni dei primi capi Anunnaki prima del Diluvio.
Dopo il diluvio, le straordinarie lunghezze dei regni sumerici diminuiscono progressivamente, fino a raggiungere standard “umani”.
Alcuni studiosi, come Bryant G. Wood, hanno richiamato l’attenzione sulla presenza di notevoli concordanze tra la Lista Reale Sumera e quanto riportato nella Bibbia.
Nel libro della Genesi, ad esempio, è raccontata la storia della grande alluvione e lo sforzo di Noè per mettere in salvo tutte le specie di animali terrestri. Inoltre, la lista sumera fornisce un elenco di otto re che hanno governato prima del diluvio; allo stesso modo, Genesi riporta che tra Adamo e Noè intercorrono otto generazioni.
Infine, dopo il diluvio, la lista regale sumera registra un graduale accorciamento della durata dei regni; allo stesso modo, Genesi, all’indomani dell’inondazione, riporta una graduale diminuzione della longevità degli uomini.
Dunque, la Lista Reale Sumera rimane una pietra preziosa, con tanti misteri ancora da svelare: perché i sumeri hanno ritenuto di dover elencare sovrani mitici e storici in un solo documento? Perché ci sono tante similitudini con Genesi? Perché i sumeri pensavano che i sovrani antidiluviani avessero governato per migliaia di anni?
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