sabato 13 dicembre 2014

SCIENZIATI RUSSI VOGLIONO RICOSTRUIRE LA TORRE DI TESLA - Российские ученые хотят восстановить башню Теслы

Russian scientists want to rebuild the tower of Tesla
Российские ученые хотят восстановить башню Теслы
俄罗斯科学家要重建特斯拉的塔


Energia senza fili: chi vuole finanziare la Torre di Tesla?
Il visionario inventore Nikola Tesla è ormai avvolto nel mito del genio incompreso, ma le sue idee di un sistema di comunicazione wireless mondiale e di  una tecnologia wireless di energia hanno anticipato le scoperte di questi anni e non hanno mai ottenuto l’attenzione ed i finanziamenti che avrebbero meritato durante la difficile vita dello scienziato. Ora, oltre un secolo dopo, due ricercatori, Leonid e Sergey Plekhanov, entrambi laureati all’Istituto di fisica e teconologia di Mosca (Mipt),  stanno ripercorrendo i passi di Tesla e, come scrive  Derek Markham su Treehugger, «Progettano di costruire un prototipo della sua Wardenclyffe tower  utilizzando materiali moderni ed elettronica avanzata.
Il progetto Planetary Energy Transmitter punta a raccogliere donazioni per 800.000 dollari in donazioni per costruire un prototipo della torre di Torre di Tesla per continuare la ricerca dell’ ingegnere elettrico, inventore e fisico serbo naturalizzato statunitense  sulla trasmissione wireless s di energia, con lo scopo dichiarato di «Dimostrare la fattibilità e l’efficienza della tecnologia» e con la convinzione che il prototipo potrebbe dare il via ad una serie di torri di Tesla e di ricevitori wireless  che potrebbero «Consentire la trasmissione di grandi quantità di energia via terra su ogni tipo di distanze, immediatamente, in modo sicuro e senza perdite».
I Plekhanov sono convinti che Tesla fosse nel giusto e sono pronti a dimostrarlo: «Nikola Tesla ci ha lasciato una descrizione molto dettagliata della progettazione del suo Magnifying Transmitter system  e dei suoi principi fisici di funzionamento. Siamo un gruppo di fisici moderni, formati in molte aree relative all’operatività del suo Worldwide Energy System. Abbiamo condotto una expertise scientifica approfondita delle sue opere e siamo giunti alla conclusione che Tesla fosse  sulla strada giusta», cioè il  Planetary Energy Transmitter.
Markham fa notare che «A prima vista, cercare di raccogliere quasi un milione di dollari in donazioni per continuare la ricerca e lo sviluppo di una tecnologia vecchia di un secolo potrebbe sembrare un po’ambizioso, ma considerando che uno sforzo di crowdfunding per i soldi solo per un museo per Tesla (che potrebbe essere una gran bella cosa, ma che non produrrà alcun nuovo posto di lavoro) ha finito per ottenere  1,3 milioni di dollari, non sembra così lontano fuori portata».
Se i calcoli di Leonid e Sergey Plekhanov sono corretti, con lo sviluppo di un’adeguata infrastruttura a sostegno della trasmissione e ricezione della wireless energy, «Potremmo essere in grado di alimentare in modo efficace l’intero globo con fonti di energia rinnovabili , come quella solare, grazie alla possibilità di trasmetterla con perdite minime». Secondo il loro sito, «Ora è possibile trasmettere immediatamente l’energia elettrica su ogni distanza  via terra! Allora, cosa vuol dire? Che questa  è solo la fonte inesauribile di energia naturale per tutta l’umanità. In realtà, c’è già una fonte di energia esistente. È il sole. Ma se riempissimo 100.000 km2 (che sono solo 300x300km) nel deserto con batterie solari, allora questa energia sarebbe sufficiente per l’intero consumo mondiale!»
I due scienziati russi del Mipt da oltre 5 anni stanno conducendo ricerche e sperimentazioni su questo progetto ed avevano già raccolto  40.000 dollari con  una campagna di crowdfunding russo basata sul loro lavoro. Sul loro sito globalenergytransmission.com illustrano i principi base del trasfermento di energia senza fili  e presentano nei dettagli documentazione e le specifiche tecnologiche del lavoro del team.
La campagna di crowdfunding per la Tesla Tower partirà il 25 luglio, chi invece vuole lavorare con il team russo come inventore o ingegnere, oppure le società energetiche, o anche che vuole criticare il progetto e spiegare perché non può funzionare, può scrivere a criticism@globalenergytransmission.com.





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