Энума Элиш, поэма творения (перевод, разъяснение и толкование астрономической мифа)
Enuma Elish,创作的诗(翻译,解释和天文神话的解释)
L'Enuma elish può essere definito la "Genesi" della tradizione babilonese. I ritrovamenti scritti in lingua accadica risalgono all'incirca al 1750 a.C., all'epoca di Hammurabi, sesto Re della I dinastia babilonese, ma è indubbio il fatto che i miti contenuti nell'opera derivano direttamente dalla cultura sumera e come nel caso dell' EPOPEA DI GILGAMESH affondano le loro radici all'albore della civiltà umana. L'opera è composta da sette tavole contenenti circa 150 versi ciascuna e fu scoperta dal famoso assiriologo britannico George Smith. Oggi L'Enuma elish è famoso per essere diventato oggetto di accesi dibattiti in seguito alle ricerche del professor Zacharia Sitchin. Prima d'esporre l'interpretazione "astronomica" del professore Russo è indispensabile conoscere il contenuto del testo che è stato ricavato dalle traduzioni disponibili, tenendo presente che esistono interpretazioni leggermente discordanti a seconda degli studi effettuati, per via delle difficoltà nella traduzione e nell'interpretazione di un testo vecchio di miglia di anni. Probabilmente siamo lontani dal comprendere a pieno questo testo, ma in ogni caso la sua traduzione ci regala una delle versioni più affascinati della creazione e un patrimonio dell'umanità di inestimabile valore. In questo articolo prenderò in esame l'inizio dell'opera dedica alla creazione.
Tavola I - La creazione
Quando Lassù
Il cielo non aveva ancora nome,
E quaggiù la terra ferma
Non era ancora chiamata con un nome,
Soli, APSU il primo,
Loro progenitore,
E madre (?) TIAMAT,
Genitrice per tutti loro,
Mescolavano insieme,
Le loro acque:
Ne banchi di canne vi erano ancora raggruppati
Ne canneti vi erano distinguibili.
E mentre degli dèi
Nessuno era ancora apparso,
Essi non erano né chiamati per nome,
Né definiti da un destino,
In (APSU-TIAMAT ) alcuni dèi
Furono creati:
LAHMU e LAHAMU apparvero
E furono chiamati per nome.
Prima che fossero divenuti
Grandi e forti,
Furono creati ANSAR E KISAR,
che erano loro superiori.
Quando ebbero prolungato i loro giorni,
Moltiplicato i propri anni
ANU fu il primo nato,
Simile ai suoi genitori.
Come ANSAR aveva fatto simile a lui
ANU, suo rampollo,
ANU ugualmente, a propria somiglianza
Creò NUDIMMUD (EA - ENKI )
Ora NUDIMMUD (EA - ENKI), egli,
Fu ordinatore (?) dei suoi genitori
Era di ampio intelletto, saggio
E dotato di una forza immensa;
Ben più potente
Del cretore di suo padre, ANSAR,
Non aveva eguali,
A confronto con gli dèi suoi fratelli.
(fonte traduzione: http://www.andreapolcaro.it/Dispense_files/Enuma%20Elish.pdf)
Il testo comincia con le parole "Quando lassù" e questo passo da anche il titolo all'opera (Enuma Elish). La narrazione ha inizio nel nulla, quando l'universo non era ancora stato creato. In quel tempo esistevano soltanto due super divinità primordiali, APSU e TIAMAT. APSU e' il padre di tutto il cosmo e rappresenta le acque dolci dell'abisso portatrici di vita che in origine ricoprivano tutto. TIAMAT invece è la madre e rappresenta le acque salate. A mio avviso è veramente significativa questa cosa perché oltre alla logica consapevolezza che è l'acqua a permettere la vita viene indicata come madre TIAMAT (l'acqua salata) e secondo la scienza fu proprio nei mari che si sviluppò la vita complessa che ha portato fino allo sviluppo di tutte le specie e anche dell'uomo. A un certo punto si fa riferimento anche a una terza divinità che interagisce con APSU e TIAMAT e anch'essa sembra far parte delle divinità primitive, viene chiamata MUMMU ed esistono diverse interpretazione che la descrivono. Secondo alcuni MUMMU è la nebbia, inteso come vapore acqueo, vero e proprio legame tra acqua dolce e salata, secondo altri lo scroscio della pioggia, per altri ancora invece non si tratta di una terza divinità ma di un epitelio di TIAMAT, forse mal copiato in passato, storpiando la parola "ummu" che significa madre, generando malintesi durante le traduzioni. Secondo un'ulteriore interpretazione MUMMU è figlio/a di TIAMAT ed APSU. Io per comodità continuerò a considerare MUMMU una terza figura primitiva. Secondo la versione babilonese dall'unione di APSU E TIAMAT nacquero la dea LAHAMU e il suo compagno LAHMU. Mentre quest'ultimi crescevano vennero alla luce una nuova generazione di dèi: ANSAR, il cielo e KISAR, la terra, anche se non mi è molto chiaro se questi nuovi dèi sono figli della seconda generazione composta da LAHMU E LAHAMU oppure anch'essi nascono dalla madre primitiva TIAMAT. In ogni caso a questo punto della narrazione dalle acque primordiali dell'origine vennero in essere la terra e il cielo. Da ANSAR (il cielo) e KISAR (la terra) venne poi generato ANU, dio della volta celeste, inteso come cosmo, ovvero ciò che si trova oltre la terra (KISAR) e l'aria (ANSAR). Questa distinzione è molto importante perché testimonia il a fatto che gli antichi erano consapevoli che la nostra atmosfera è limitata e che oltre ad essa si estendono le profondità del cosmo. ANU è considerato in tutte le religioni mesopotamiche il padre degli Dei, è dunque dopo le mitiche divinità primordiali il primo ad avere un personalità. ANU è "capo" di tutti gli altri dèi che da lui discenderanno, sarà lui a presiedere le riunioni degli Anunnaki e presso di lui (nel cosmo) si rifugeranno gli dèi nel tempo del diluvio descritto nell'articolo IL DILUVIO UNIVERSALE DESCRITTO NELL'EPOPEA DI GILGAMESH. ANU generò NUDIMMUD, un appellativo di EA, meglio conosciuto come ENKI. Il testo dedica molto spazio alla descrizione di ENKI, esaltandolo, descrivendolo più potente dei suoi futuri fratelli e del padre di suo padre ANSAR.
Avendo dunque formato una banda,
Questi dèi-fratelli
Disturbarono TIAMAT
Abbandonandosi al trambusto (?):
Sconvolgendo
L'interno di TIAMAT,
Turbarono, coi loro svaghi,
L'interno dell'Anduruna <dimora divina>.
APSU non riusciva
A placare il tumulto.
TIAMAT, tuttavia
restava impassibile davanti a loro:
I loro maneggi
Le erano sgraditi,
La loro condotta, biasimevole,
Ma lei li risparmiava.
Allora, APSU,
Il produttore dei grandi dèi,
chiamò il suo MUMMU (?)
E gli disse:
<<O MUMMU, tu, mio paggio
che mi appaghi l'anima,
vieni,
Andiamo a trovare TIAMAT!>>
Se ne andarono, dunque,
E, seduti innanzi a TIAMAT,
Chiacchierarono e discussero,
A proposito degli dèi, loro rampolli.
APSU,
Avendo aperta la bocca,
Alzò la voce
E disse a TIAMAT:
<<La loro condotta
Non mi piace:
Di giorno, non mi riposo;
Di notte, non dormo!
Voglio ridurli in nulla
E abolire la loro attività
Affinché sia ristabilito il silenzio
E che noi possiamo dormire!>>
TIAMAT,
Sentendo ciò,
Corrucciata
Gridò contro il suo sposo,
E, essendosi arrabbiata a sua volta,
Recriminò aspramente contro APSU,
Perchè le aveva insinuato,
Del male nell'animo:
<<Perchè, noi stessi
Distruggeremmo quello che abbiamo creato?
La loro condotta è molto spiacevole?
Pazientiamo con benevolenza!>>
MUMMU prese allora la parola
Per consigliare APSU,
Paggio qual era, rifiutando
L'opzione della sua genitrice:
<<Fai cessare dunque, padre mio,
Quell'attività turbolenta
Affinché tu riposi di giorno
E dorma di notte!>>
APSU se ne rallegrò
E i lineamenti del suo viso brillarono,
Per il male che aveva ordito
Contro gli dèi suoi figli:
Circondò con il suo braccio
La nuca di MUMMU,
Il quale si sedette sulle sue ginocchia,
E APSU l'abbracciò.
Ora, tutto ciò che avevano ordito
nella loro riunione,
Fu riferito
Agli dèi loro rampolli.
Avendolo appreso
Questi dèi si agitarono,
Poi si azzittirono
E rimasero cheti.
(fonte traduzione: http://www.andreapolcaro.it/Dispense_files/Enuma%20Elish.pdf)
APSU E TIAMAT vennero a un certo punto disturbati dal "trambusto" creato dagli dèi giovani che loro stessi avevano generato. Questi dèi portarono scompiglio "nell'anduruna" (dimora di ANU, dunque nel cosmo) disturbando la tranquillità delle divinità primordiali. TIAMAT, la madre, nonostante fosse infastidita dai giovani dèi, sopportava la loro condotta molesta, ma APSU non riuscendoli a placare convocò MUMMU e andò da TIAMAT dichiarando la sua intenzione di ucciderli. TIAMAT tuttavia, guidata dallo spirito materno era recalcitrante all'idea di sterminare ciò che aveva creato. I giovani dèi appresa la volontà di APSU si ammutolirono dalla paura tranne NUDIMMUD/EA/ENKI, il più intelligente e forte dei rampolli, come descritto nel prossimo passaggio.
D'intelligenza superiore,
esperto, astuto,
EA(NUDIMMUD - ENKI ) che tutto comprende
intuì il loro piano.
Contro il fine di APSU, pensò
E dispose un piano d'insieme:
Avendo adottato contro di lui
Il suo augusto Sortilegio, il più forte,
Glielo recitò
E, con un filtro, lo fece riposare:
Il sonno lo pervase
E dormiva beatamente.
Quando ebbe addormentato APSU
Pervase il sonno.
[An]che MUMMU-il-Consigliere, che
Fu troppo inebetito per stare in guardia (?);
EA(NUDIMMUD - ENKI )staccò la fascia frontale di APSU
E gli tolse la corona;
Gli sottrasse il Fulgore soprannaturale
E se ne rivestì lui stesso;
Poi, avendolo abbattuto,
Lo mise a morte
E rinchiuse MUMMU
Sbarrando su di lui la porta.
Stabilì allora in APSU
La sua abitazione,
E s'impadronì di MUMMU
Che teneva al guinzaglio.
Una volta che EA(NUDIMMUD - ENKI ) ebbe immobilizzato
E abbattuto questi malvagi,
E riportato
Il suo trionfo su questi avversari,
Nei suoi appartamenti
si riposò nella più totale calma:
Chiamò questo palazzo Apsu,
e vi stabilì le sale della cerimonia.
Sempre la, stabilì
La sua camera nuziale,
Dove EA(NUDIMMUD - ENKI ), con DAMKINA, sua sposa
Sedettero in maestà.
(fonte traduzione: http://www.andreapolcaro.it/Dispense_files/Enuma%20Elish.pdf)
Enki viene rappresentato nell'atto di trasportare flussi d'acqua, l'acqua dolce del sottosuolo che porta la vita. (fonte foto link). |
In questo Santuario dei Destini,
Questa Cappella delle Sorti,
Fu procreato il più intelligente,
Il Saggio degli dèi, il Signore:
Nel dell'apsu,
MARDUK fu messo al mondo.
Lo mise al mondo
EA/NUDIMMUD/ENKI, suo padre,
E lo partorì
Sua madre, DAMKINA.
Non succhiò
Che da mammelle divine:
La nutrice che l'allevò
Lo rese ricco di vitalità formidabile.
La sua natura era esuberante;
Il suo sguardo, fulminante;
Fu uomo fatto sin dalla nascita,
E pieno di forza dal principio.
Nel vederlo, ANU,
Il progenitore di suo padre,
Si rallegrò, si illuminò
Ed ebbe il cuore pieno di gioia.
Quando l'ebbe ben guardato:
<<La sua divinità è tutt'altra, (disse)!
E' molto più sublime:
Li supera in tutto!
Le sue forme sono incredibili,
Ammirevoli:
Impossibili ad immaginare,
Insopportabili a guardare.
Quattro sono i suoi occhi,
E Quattro le sue orecchie.
Quando muove le labbra,
Il fuoco divampa!
Quattro orecchie
Gli sono spuntate,
E i suoi occhi, in numero uguale,
Ispezionano l'universo!
E' il più alto degli dèi,
Sovrastante per la sua statura:
La sua ossatura è grandiosa
E' sovrastante per nascita!
Mio figlio è un Utu (Sole)!
Mio figlio è un Utu (Sole)!
Mio figlio è un Sole:
Il vero sole degli dèi!
E' circonfuso dallo Splendore soprannaturale di dieci dèi,
Ne è sublimamente coronato (?)
E cinquanta Sfavillii terrificanti
Sono accumulati in lui!>>
ANU creò allora e mise alla luce
I quattro venti
Che offrì a MARDUK:
<<Affinché mio figlio si diverta!>>
E MARDUK fece fabbricare la polvere
che fece portare dalla Tempesta;
E, vedendo provocata l'Ondata,
Disturbò TIAMAT.
Così disturbata, TIAMAT
Notte e giorno di agitava,
E i suoi dèi, senza tregua,
Sopportavano i colpi del vento (?).
(fonte traduzione: http://www.andreapolcaro.it/Dispense_files/Enuma%20Elish.pdf)
Genealogia delle divinità. fonte immagine link. |
Avendo dunque ordito
Del male nel loro animo,
Essi stessi si rivolsero
A TIAMAT, loro Madre:
<<Quando è stato messo a morte
APSU, tuo Sposo,
Tu non l'hai assistito,
Tu sei rimasta zitta!
E ora, avendo ANU creato
Questi quattro venti terribili,
Il tuo interno è fortemente disturbato
E noi non dormiamo più!
APSU, tuo Sposo,
Non è più in te,
Né MUMMU, che fu incatenato:
Tu resti dunque sola!
[Non sei] nostra [Ma]dre?
Ed eccoti agitata, in grande turbamento!
[E no]i, che non riposiamo,
Tu dunque non ci ami più?
[Sui] nostri [l]etti (?)
I nostri occhi si sono prosciugati!
Liberaci da questo giogo senza riposo,
Affinché noi possiamo dormire!
[Alzati in pie]di contro di loro (?)
Vendicati di loro!
[Annientali (?)]
E fanne fantasmi!>>
Quando TIAMAT [(lo) ascoltò],
Quel discorso le piacque:
<<Poiché voi stessi lo avete deciso insieme,
Creiamo tempeste!>>
Ora altri dèi
[Erano venuti] la dentro,
[Che a]vevano anch'essi concepito [il male]
Contro gli dèi loro progenie!
In piedi [in cer]chio
Accanto a TIAMAT,
[Furi]bondi, complottavano senza sosta,
Notte e Giorno,
[Sp]ingendosi al combattimento,
Battendo i piedi infuriati,
Tennero un consiglio
Per programmare la guerra.
La Madre-Abisso,
Che aveva formato ogni cosa,
Si preparò Armi irresistibili:
Mise al mondo dragoni giganti,
Dai denti [aguz]zi,
Dalle zanne (?) spiegate,
A cui riempì il corpo
Di veleno al posto del sangue;
E Leviatani feroci,
Ai quali diede spaventoso aspetto,
E che circonfuse di Splendore soprannaturale,
Equipara[ndoli] così agli dèi:
<<Chi li veda,
Perda i sensi!
E che una volta lanciati (disse)
Non indietreggino mai!>>
Creò ancora Idre,
Dragoni formidabili, Mostri marini,
Leoni colossali,
Molossi rabbiosi, Uomini-Scorpioni,
Mostri aggressivi,
Uomini-pesci, Bisonti giganteschi:
Tutti brandivano armi spiegate
Senza tema del combattimento,
I loro poteri delegati, smisurati,
Ed essi, irresistibili!
In verità quegli undici
Erano proprio tali quali li fece!
Dopo di che, tra gli dèi, suoi rampolli,
Che avevano tenuto consiglio con lei,
Ella esaltò QUINGU
Confermandogli, tra loro, il rango più alto:
Il comandante dell'armata,
La direzione del consiglio di guerra,
Il compito dell'arruolamento,
La condotta della battaglia,
L'autorità
Sui combattimenti:
Gli affidò tutto questo
E lo insediò sul trono d'onore.
(Dicendo:) <<Ho proferito per te la Formula
E ti ho reso superiore nell'assemblea degli Dèi;
Ti ho offerto
Il principato su tutti loro!
Sii il più grande!
Sii il mio unico sposo!
Che si esalti il tuo nome
Su tutti gli Anunnaki!>>
E gli rimise la Tavoletta dei Destini,
Che fissò sul suo petto:
<<Che irrevocabile sia il tuo ordine! (disse),
Che [la tua parola] si realizzi!>>
Avendo così esaltato QUINGU
E posto in possesso della Supremazia,
Per gli dèi, suoi figli,
[Ella (?) stabilì] questo des[tino]:
<<Aprendo soltanto la bocca,
Spegnete il fuoco!
Che il vostro veleno concentrato
Faccia cadere la Tirannide!>>
(fonte traduzione: http://www.andreapolcaro.it/Dispense_files/Enuma%20Elish.pdf)
Qui si conclude la prima tavola dell'Enuma Elish: TIAMAT ancora una volta venne disturbata dall'irrequietezza degli dèi più giovani, nello specifico MARDUK. La prima volta fu compassionevole nei confronti della progenie ma questa volta il suo impeto fu furioso. Alcuni dèi non meglio specificati le ricordano che non fece nulla per difendere il suo sposo APSU quando EA/ENKI lo uccise, così facendo attizzarono TIAMAT alla guerra contro MARDUK. TIAMAT generò mostri di ogni genere ai quali conferì pari forza degli dèi e al loro comando promuovette QUINGU, un'altra divinità dall'origine non specifica.
La battaglia tra i mostri generati da TIAMAT e MARDUK. (Fonte foto link) |
Nei prossimi articoli continueremo la traduzione di questa opera che testimonia quanto fosse eleva la sapienza e la spiritualità di questi antichi popoli. Questi testi nonostante siano vecchi di migliaia di anni, una delle prime testimonianze scritte della nostra razza, traducono l'irrequietudine dell'animo umano attraverso una totale umanizzazione del divino.
Dopo aver offerto la traduzione letterale e la spiegazione del testo vi propongo la discussa interpretazione astronomica che vede nella genesi del pantheon sumero un'allegoria degli eventi che hanno portato alla formazione del sistema solare, fino alla creazione dell'uomo.
Quando in alto il cielo non aveva ancora un nome e in basso la terra non aveva un nome, nulla esisteva, eccetto il primordiale APSU (il Sole), MUMMU (Mercurio) e TIAMAT (l'insieme delle polveri e detriti cosmici dal quale ebbe origine la Terra e tutti gli altri corpi del sistema solare). TIAMAT è dunque la madre di tutti i pianeti che verranno generati da qui in poi.
Tutto era mescolato in un caos primordiale, non esistevano ancora canneti, né paludi. Nessuno degli altri dèi (i pianeti) era stato ancora creato. Nessuno aveva un nome e i loro destini erano incerti. Fu allora che in mezzo al caos presero forma i nuovi dèi (i pianeti), generati da TIAMAT (la madre, l'insieme dell polveri stellari e nucleo da cui prendono origine i pianeti).
Nacquero LAHMU (Marte) e LAH.AMU (Venere). Prima che essi fossero cresciuti di età e statura, fino alla grandezza stabilita, il dio ANSHAR (Saturno) e il
Dimensioni effettive del Sistema solare, Giove e Saturno sono molto più grandi di Marte e Venere mentre Urano e Nettuno dono detti i pianeti gemelli per via della loro somiglianza. |
I divini fratelli disturbarono TIAMAT (ciò che resta dei detriti cosmici, la giovane Terra) andando avanti e indietro con i loro strani movimenti. APSU non riusciva a frenare il loro clamore. TIAMAT era ammutolita dal loro comportamento. Essi con i loro movimenti turbavano l'orbita di TIAMAT disturbandola.
ANU (Nettuno)generò a sua somiglianza NUDIMMUD/EA/ENKI (Urano) |
Nel luogo dei Destini, un nuovo dio fu generato, il più capace e saggio degli dei.
Nel cuore del Profondo (lo spazio cosmico) fu creato MARDUK (anche chiamato NIBIRU, il famoso pianeta X)
QUINGU viene invece associato alla Luna.
Questo è un'accenno all'interpretazione astronomica della genesi contenuta nell'Enuma Elish, argomento al quale Zachari Sitchin ha dedicato tutta la sua vita.
Fonte: http://civiltaanticheantichimisteri.blogspot.it/2015/01/enuma-elis-il-poema-della-creazione.html
fonti testo:
http://www.andreapolcaro.it/Dispense_files/Enuma%20Elish.pdf
http://www.biosferanoosfera.it/scritti/ANTICHE%20CONOSCENZE.pdf
http://www.kanar.altervista.org/articoli/enuma_elish.html
http://it.wikipedia.org/wiki/En%C3%BBma_Eli%C5%A1
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Salve! Hi!