Dove si trova
Quali alimenti dobbiamo mangiare, per assicurarci un buon apporto di vitamina E? Non possono sicuramente mancare nella nostra dieta gli oli vegetali, come quello di semi di girasole, di oliva o di germe di grano, e la frutta secca, soprattutto noci, nocciole e mandorle. Tra la frutta anche l’avocado e i pistacchi.
Una certa dose è presente anche nel latte di mucca, sia intero che parzialmente scremato e nei derivati: yogurt, grana, provolone, ricotta, mozzarella di bufala.
In ogni caso non dobbiamo dimenticare che questa vitamina può essere danneggiata dal congelamento e dalla cottura eccessiva. Per questa ragione sarebbe opportuno evitare, per esempio, di friggere i cibi a lungo nello stesso olio. Ricordiamoci che il dosaggio giornaliero consigliato corrisponde a 4 mg per i neonati e per i bambini, fino a 14 anni. Oltre questa età dovremmo disporre di 15 mg di vitamina E al giorno.
A cosa serve
La sostanza in questione riesce a mettere in atto diversi benefici per la pelle, infatti è utilizzata come componente essenziale di molte creme. In particolare riesce a rivelarsi utile per trattare l’acne e l’eczema.
La vitamina E è composta da degli antiossidanti, i quali si rivelano molto importanti per contrastare gli effetti dannosi determinati dallo stress ossidativo in relazione a disturbi oculari, come la cataratta e la degenerazione maculare.
Inoltre riesce ad esercitare un’azione di prevenzione nei confronti delle malattie che coinvolgono il cuore e il sistema cardiovascolare. In effetti la vitamina E impedisce la creazione di coaguli, che possono provocare attacchi di cuore o fenomeni di tromboembolismo venoso.
Da non dimenticare che questo nutriente, rallentando l’ossidazione, riduce il rischio di sviluppare il colesterolo. E’ anche efficace contro il declino mentale. Vengono combattuti gli effetti dei radicali liberi sul cervello, che determinano le malattie cognitive, come l’Alzheimer.
Gli effetti collaterali
Non bisogna introdurre nel nostro organismo quantità eccessive di vitamina E, perché si potrebbe incorrere in degli effetti collaterali, i quali comunque non si manifestano, se seguiamo una corretta alimentazione.
Il problema riguarda soprattutto l’uso degli integratori, disponibili anche in capsule e compresse. A lungo andare possono essere provocati sanguinamento o ictus emorragico.
Particolare attenzione deve prestare nell’uso dei supplementi vitaminici chi assume farmaci anticoagulanti e antiaggreganti.
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